Proteggi il tuo futuro!
– Il rischio assicurativo –
In questo secondo spazio editoriale, ora che hai compreso l’importanza dello strumento assicurativo e quanto sia pericoloso rimanere scoperti dagli eventi lesivi che possono colpirci nell’arco della nostra vita, è giunto il momento di conoscere da vicino il nostro metodo di lavoro e la base della nostra indagine.
Noi la chiamiamo la “griglia della gestione dei rischi”, strutturata secondo una gradazione di colore, per classificare agevolmente l’importanza dei rischi e come essi impattino sulle tue sicurezze economiche:
I rischi che possono incidere nella nostra vita quotidiana sono dunque suddivisibili in quattro macro-categorie, secondo un preciso ordine determinato dalla gravità dell’evento e dalla sua frequenza:
- “Rischio accettabile”: a questa categoria afferiscono tutti i rischi a bassa frequenza e gravità, che non incidono in maniera rilevante sul proprio reddito e sul proprio patrimonio, ma che possono comunque impattare negativamente rispetto alle aspettative e ai bisogni di vita comune, privata e lavorativa. Ne sono esempi tipici tutti quegli eventi che seppur imprevisti provocano comunque un turbamento (es. l’usura). Tali eventi non sono però assicurabili, proprio perché viene meno il requisito dell’incertezza, tipico del rischio assicurativo.
- “Rischio evitabile”: a questa categoria afferiscono tutti i rischi ad alta frequenza ma bassa gravità, che non incidono in maniera rilevante sul proprio reddito e sul proprio patrimonio, ma che impattano comunque negativamente rispetto alle aspettative e ai bisogni di vita comune, privata e lavorativa. Ne sono esempi la fideiussione a garanzia di un’obbligazione contrattuale. Tali eventi sono assicurabili stipulando semplicemente una garanzia; esempio tipico è la garanzia e le sue estensioni quando acquistiamo un elettrodomestico, un computer o un cellulare.
- “Rischio eccessivo”: a questa categoria afferiscono tutti i rischi a bassa frequenza ma alta gravità, che incidono in maniera rilevante sul proprio reddito e sul proprio patrimonio, e dunque impattano negativamente rispetto alle aspettative e ai bisogni di vita comune, privata e lavorativa. Ne è esempio tipico il profilo previdenziale, che pur essendo programmabile nel tempo, sappiamo che nel tempo impatterebbe negativamente nella nostra vita, proprio perché lo Stato garantisce una soglia percepibile che si attesterà tra pochi anni intorno al 60% dell’ultimo reddito.
- “Rischio gravissimo”: a questa categoria afferiscono tutti i rischi ad alta frequenza e gravità, che incidono in maniera rilevante sul proprio reddito e sul proprio patrimonio, e impattano gravemente sulle aspettative e sui bisogni di vita comune, privata e lavorativa. Ne sono esempi tipici i rischi in grado di incidere sul reddito e sul patrimonio (es. grandi invalidità, premorienza, non autosufficienza). Questi eventi, proprio per la loro importanza, devono essere gestiti per tempo e programmati, per garantire le giuste protezioni in caso di realizzazione degli stessi nella vita quotidiana.
A questo punto, dunque, la domanda che dovrebbe sorgerti spontanea, gentile lettore, è la seguente: cos’è più importante proteggere nella mia vita e in quella dei miei cari?
Nel prossimo articolo ti indicheremo la giusta priorità, per garantirti il futuro che ti meriti!